Costruzione del diorama delle Dolomiti

LA COSTRUZIONE DEL DIORAMA

Dopo la realizzazione del progetto che è stato sviluppato con ben 15 documenti di revisione, ho provveduto a tempificare tutte le fasi di approvvigionamento e costruzione su un semplice diagramma di Gantt, prevedendo un totale di 7 mesi per completare l’opera.( vedi diagramma allegato). Essendo il diorama ambientato nei primi anni 30, un tempo importante è trascorso e trascorrerà per la realizzazione degli edifici, per i quali disponiamo solo di qualche fotografia e dei video sulla mostra organizzata da Evaldo Gaspari.

Immaginegantt

 

FASI DELLA COSTRUZIONE

 1-BASE

E’ costituita da un unico foglio di ottimo compensato , di dimensioni : 180 x 49 cm, spessore 30mm. Sulla superficie inferiore sono state realizzate delle scanalature da 30 x 10 mm ( vedi schizzo ), per potervi allocare delle canaline di plastica al cui interno saranno collocati i vari fili elettrici, per essere tutti portati sotto la montagna ove si collocheranno tutti i comandi elettrici. Il diorama funzionerà in analogico.

I fili elettrici dovranno collegare i punti di interesse con la centralina ( tutti i sezionamenti dei binari per la loro alimentazione separata, i segnali ad una o due vie, tutti i punti luce per l’illuminazione interna ed esterna degli edifici ed i lampioni esterni).

Base scanalature

2- POSA DELLA MASSICCIATA, DEI BINARI , DELLA LINEA ELETTRICA E DEI SEGNALI

Si è quindi provveduto a tracciare i percorsi dello scalo della stazione di Cortina d’Ampezzo ed anche a costruire la rampa di salita dalla parte della montagna, che raggiunge all’interno del  tunnel intermedio la pendenza massima del 4,5%. Successivamente si è collocata tutta la massicciata in sughero della Heki , nella scala H0m.

La posa dei binari, dei deviatoi e dell’incrocio inglese, tutti della Bemo in materiale brunito, coi relativi sezionamenti ed alimentazione separata realizzata con le classiche saldature a stagno, è poi seguita con buon ritmo, nonostante la durezza delle traversine di tali binari.

Dopo questa fase essenziale, abbiamo collocato i pali e la catenaria per realizzare la linea elettrica, avendo scelto la linea 4120 e 4164 della ditta Viessmann, in quanto opportunamente anneriti ed invecchiati sono quelli che più si avvicinano a quelli che furono nella realtà originale.

La posa dei segnali ( ce ne sono 8 in tutto il diorama ) non ha presentato particolari problemi.

Terminata questa fase, eseguite tutte le prove di funzionamento,  con piacere presentiamo alcune fotografie sullo stato di avanzamento.

Costruzione1

Foto 1

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Foto 2

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Foto 3

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Foto 4

L'elettrotreno 105, opera del maestro Saro Gallico (Elfer), è già sul binario di transito della stazione che verrà.....

3-POSA DEL BALLAST

E’ una operazione paziente e delicata. A tal fine abbiamo chiesto la collaborazione del Signor Mauro De Luca, che in tante occasioni ha dimostrato una grande abilità e senso del realismo. Il manufatto sarà quindi trasportato a Perugia, dove sarà eseguita l’operazione di posa del ballast ed invecchiamento dello stesso e dei binari. Il ballast è il bianco sporco della Auhagen.

Per facilitare il compito di De Luca, abbiamo provvisoriamente tolto i fili della catenaria.

Dopo le consuete prove per individuare le tonalità di rosso ruggine per l'invecchiamento dei binari e di marron scuro per quello delle traversine, De Luca si è messo al lavoro. alla fine di Aprile la sua opera è terminata ed alla metà di Maggio il diorama è tornato a casa.

Vedi le foto dopo la posa del ballast : foto 5 , 6 e 7.

foto5

Foto 5

Foto 6

Foto 6

Foto7

Foto7

4-REALIZZAZIONE DEI COLLEGAMENTI ELETTRICI 

Prima di iniziare la posa degli edifici e la costruzione della montagna, abbiamo provveduto a collegare tutti i cavi agli strumenti di comando ed alimentazione, che come da progetto abbiamo collocato su un angolo della base,  dove sarà la parte più alta della montagna.

Vedi foto 8

5-POSA DEGLI EDIFICI (parte piana)

Tale operazione segue naturalmente quella della loro costruzione. Trattandosi di un diorama d’epoca lontana (anni 30), con l’ausilio di fotografie e quant’altro disponibile, abbiamo progettato i vari edifici. Il progetto più difficile è stato quello relativo alla stazione di Cortina , in quanto l’impegno richiesto è stato notevole, volendo riprodurre l’ edificio come era nel momento della sua inaugurazione nel 1921. La stazione è opera di Cosimo Desiati ( De Co Models), il quale con pazienza ed abilità ha seguito le mie istruzioni. Il risultato giudicatelo voi.

Poi sono venuti tutti gli edifici di servizio : il magazzino generale, il magazzino piccolo, la rimessa per le loco tender a vapore, la torre per la raccolta d’acqua. Particolare attenzione è stata riservata ai tetti, rigorosamente in ardesia o lamiera verniciata , con le loro merlature realizzate in fotoincisione di ottone. Questi edifici sono stati realizzati , dipinti ed invecchiati da Luigi Catta di Struttura Ferroviaria.

Ancora in questa fase abbiamo collocato parecchi accessori, come il deposito carbone, le carbonaie, i WC della stazione, il passaggio a livello, i depositi di attrezzi e lo stavolo alto.

Vedi le foto dopo la posa degli edifici nella parte piana : 9,10,11,12,13,14.

Foto 9

Foto 9

Foto 10

Foto 10

Foto 11

Foto 11

Foto 12

Foto 12

Foto 13

Foto 13

Foto 14

Foto 14

 

6-POSA DELLE GALLERIE E COSTRUZIONE DELLA MONTAGNA

E’ una delle fasi più belle e creative. Abbiamo usato i portali ed i muri di Struttura Ferroviaria. Poi sopra l’orditura in legno abbiamo posato la rete metallica che ci permetterà di sostenere la carta impastata con colla vinilica che costituisce il fondo della montagna. Le rocce sono della ditta Noch, dipinte ed invecchiate da noi. Il casolare, il fienile e lo stavolo alto sono della Abbiati Wargames.

Una volta completata la struttura di tutta la parte di montagna, abbiamo collocato i 3 edifici previsti su quel lato  del diorama : il casolare, la stalla, la capanna.

Vedi le foto 15,16,17,18,19.

Foto 15

Foto 15

Foto 16

Foto 16

Foto 17

Foto 17

Foto 18

Foto 18

Foto 19

Foto 19

 

 

7-RIFINITURA FINALE

E' l'attività più piacevole, là dove l'appassionato può dar sfogo alla sua creatività, alla sua conoscenza dei materiali ed alla loro applicazione. Dopo aver ben consolidato il fondo cioè la superficia piana e scoscesa dove andranno posti i vari elementi di paesaggio, il lavoro è cominciato, sempre con costanza e precisione.

I primi elementi da collocare sono stati gli alberi sulla montagna, abeti in maggioranza , poi pini e larici. Questa fase in genere non è la prima ad essere effettuata, ma nel caso di questo diorama, ho dovuto prima di tutto vedere che effetto d'insieme potevo ottenere, tenendo conto la notevole altezza degli alberi da 12 a 17 cm, che poteva scompensare le proporzioni generali di una area relativamente piccola ( 90x50cm), dove dal piano si arriva a salire sino a 47 cm in una lunghezza di 80 cm.

Facendo precedere il collocamento degli alberi alle altre attività di rifinitura, ho potuto distribuirli adeguatamente,  dopo varie prove, cercando di porre più in basso quelli più alti.

Dopo gli alberi, ho collocato tutti gli elementi di palificazione per il trasporto dell'energia elettrica, che scendono dalla montagna con pali doppi sino alla parte piana dove pali singoli assicurano la distribuzione agli edifici.I fili sono stati realizzati con filo elastico ultrafino.

In seguito ho creato sotto gli alberi il caratteristico humus montano, con miscele di varie polveri. Una volta terminata questa fase, tutta la parte a prato della montagna è stata ricoperta d'erba in fibra. Ormai l'effetto scenico della montagna è raggiunto, mancando solo arbusti e cespugli.

La decorazione e le finiture sono continuate dall'alto verso il basso : erba ( di un paio di tonalità), cespugli e cespuglietti, qualche arbusto ( che difficile trovare un qualcosa che si assimili ai baranci!) poi  sassi e pietre.

Arrivati alla parte piana, la cosa più importante è stata creare le strade sterrate, il cui tracciato era già stato trasferito dal progetto alla realtà del diorama.Per realizzarle ho usato una miscela di terre chiare e scure, prodotti in pasta che devono essere spalmati e modellati opportunamente in modo da creare quel tipico effetto a dorso delle strade sterrate con pietre ed erbacce dappertutto.

Terminate le strade, la parte centrale è stata rifinita in tutto. A questo punto si è attaccata la parte mancante dello scalo ferroviario e della stazione. L'aspetto più difficile da decidere è stato relativo alla colorazione del terreno sterrato di tutte le aree : di fatto non dispongo che di fotografie in bianco e nero, da dove chiaramente si vede un terreno chiaro, senza però la tonalità di colore. Dopo una serie di prove, ho scelto una terra di colore prossimo alla sabbia di mare asciutta.Ho poi completato lo scalo con tutti i dettagli, erbacce, arbusti, sassi e pietre, il monumento con aiuola alla Madonna Ausiliatrice, ed infine tutti i personaggi ed animali previsti.

Terminata la parte di ambientazione, con l'aiuto di mio figlio Alessandro, abbiamo rimontato tutta la linea aerea                   ( l'elettrificazione risale al 1931), che ho poi provveduto ad invecchiare convenientemente. I pali e gli elementi della catenaria sono della ditta Viessmann.

8-REALIZZAZIONE DELLO SFONDO DELLE DOLOMITI 

E qui di nuovo i ricordi del passato si sono fatti sentire. Quando arrivavo a Cortina, la prima cosa era guardare le montagne (sempre che il tempo lo permettesse!). Salivo al primo piano, dove c'erano le 4 camere da letto ed aprivo tutte le finestre e le porte finestre.

La villa di Pezié era ubicata in un punto strategico per la visione della vallata, così che da ognuno dei ballatoi, i famosi "tabià" dell'Ampezzano, sui 4 lati si aveva una visione fantastica : a sud la Croda da Lago e più in là il Pelmo, ad Ovest le 5 Torri, il Nuvolao e le Tofane, a nord il Pomagagnon ed il Cristallo, ad est, Faloria, Sorapis ed Antelao. Le più belle montagne del mondo! Non potevo non tradurre tale ricordo in un qualcosa che adornasse anche il diorama.

Così con la collaborazione di mio figlio Alberto, abbiamo realizzato su un unico pannello lo sfondo del diorama, raggruppando le 5 Torri a sinistra, le Tofane al centro, il Cristallo a destra, così come doveva essere la visione del paesaggio del viaggiatore arrivato a Cortina ed uscito dalla stazione.

Vedi lo sfondo prima del montaggio, foto 20.

Pannello

Foto 20

9-LA TECA

Per dare una degna collocazione al diorama, ho pensato di fare realizzare da Mauro De Luca una grande teca di plexiglas, con una base e dei supporti in legno di noce.

La teca è stata realizzata secondo progetto ( vedere foto 21, 22 , 23 e 24), e ritirata solo alla fine d'Agosto. E' un manufatto molto ben riuscito e veramente imponente!

Foto 21

Foto 21

 

Foto 22

Foto 22

Foto 23

Foto 23

Foto 24

Foto 24

Poi l'abbiamo installata in un locale del piano seminterrato e vi abbiamo collocato la base del diorama e lo sfondo. Vedi le foto 25 e 26.

Foto 25

Foto 25

 

 

Foto 26

Foto 26

Foto 27

Foto 27

Ed eccola installata! Un manufatto veramente bello ed imponente.

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Foto 28

 

 

Un grazie ancora a Mauro De Luca (madelmodel50@hotmail.it) per l'opera svolta con maestria.

Per tutte le foto d'insieme e dei particolari del diorama, vi rimandiamo alla relativa Gallery.

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